Seleziona una pagina

Libri

Il mestiere di costumista

di Elisabetta Montaldo

Editore: Dino Audino Editore
Data di pubblicazione: maggio 2001
N. pagine: 144
ISBN: 88-86350-42-2

Un’autentica passione

Introduzione dell’editore

Uno dei mestieri fondamentali dello spettacolo è quello di costumista. Elisabetta Montaldo, figlia d’arte, che di questo mestiere ha fatto un’autentica passione, percorre accuratamente, con tono spigliato ed entusiasta, tutte le fasi necessarie per approdare a questa professione e svolgerla al meglio. A corredo del manuale una serie di illustrazioni, bozzetti, foto e interviste con alcuni fra i più affermati costumisti che spiegano la specificità del lavoro in campo cinematografico, teatrale e televisivo.

Quei maestri nell’ombra che hanno vestito il cinema

di Raffaele La Capria
13 Novembre 2001 – il Corriere della Sera

Un libro a cura di Elisabetta Montaldo sul mestiere del costumista: tante interviste per conoscere una tradizione italiana onorata anche dagli Oscar Quei maestri nell’ ombra che hanno vestito il cinema Leggendo Il mestiere di costumista di Elisabetta Montaldo (Dino Audino Editore) mi sono sentito immediatamente portato in un modo che non mi è estraneo e che tra l’ altro è legato a molti ricordi dei miei anni più belli, quelli della Roma anni ‘ 60, quando frequentando l’ ambiente del cinema e del teatro molto da vicino, ho conosciuto e sono stato amico di una specie di artisti molto particolari, ma grandi, come Maria De Matteis e Mario Chiari, Umberto Tirelli, Pierino Tosi… Tosi, per esempio, che ancora incontro talvolta, è per me un artista non meno importante dei registi per cui ha lavorato, primo tra tutti Visconti. E Tirelli era una figura insolita di imprenditore che riuniva in sé le doti dell’ artista con quelle del manager, del maestro scopritore di talenti, di loro promotore e loro mecenate. Di questi personaggi si parla meno di quanto si dovrebbe, eppure senza di loro i grandi film e le grandi regie teatrali non sarebbero state possibili. Elisabetta Montado è di una generazione più giovane e forse non li ha mai conosciuti di persona, ma ha conosciuto e ha intervistato in questo suo libro i maestri di oggi, quelli che hanno imparato il mestiere dai maestri di ieri quelli della generazione cui accennavo. E perciò possiamo leggere le interviste da lei fatte a Gabriella Pescucci (vincitrice di un Oscar), Nanà Cecchi, Nicoletta Ercole, Alberto Versi, Corrado Colabucci; soprattutto nel suo libro ci spiega che il mestiere di costumista non consiste solo nell’ allestire i costumi per un determinato spettacolo, ma presenta molti altri aspetti imprevisti, e perciò richiede equilibrio e saggezza, oltre che cultura, gusto e creatività. Il libro della Montaldo è scritto con lo scopo di informare i giovani che vogliono intraprendere questo non facile mestiere, e dunque ha un aspetto didattico, quasi da manuale; ma nello stesso tempo si fa leggere con piacere perché diventa il resoconto di un’ esperienza vissuta, la testimonianza in prima persona di una ragazza innamorata del proprio lavoro che entra in un ambiente, quello del cinema e del teatro – visti di scorcio ma ben rappresentati – con regole e gerarchie molto precise che bisogna rispettare fino in fondo per evitare pericolosi trabocchetti, e dove puoi avere successo soltanto se oltre ad avere talento sai destreggiarti e capire il talento degli altri, di quelli con cui collabori. Il modo migliore per imparare il mestiere di costumista è quello di diventare l’ aiutante di un buon maestro, come avveniva per i pittori di una volta, che entravano nella bottega di un grande per apprendere i segreti dell’ arte. «Il maestro è colui che possiede la conoscenza, ma non è detto che la voglia insegnare» – scrive l’ autrice – anzi di rado si pronuncia e quasi sempre è muto: l’ insegnamento lo devi capire, e anche per questo ci vuole passione e talento. Infine per diventare un buon costumista ci vorrà «lo stesso tempo che per diventare un buon medico». Un libro dunque ben organizzato, razionale nella sua struttura didascalica, che però prende vita là dove si immaginano e si descrivono le più diverse situazioni cui può andare incontro chi si accinge a questo mestiere, e suggerisce anche il modo di risolverle, attraverso ricordi ed esperienze personali.