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Libri

Il costume delle procidane

di Elisabetta Montaldo
Foto di Emanuela Licenziato (sostituisci con la versione corretta)

Editore: Nutrimenti
Data di pubblicazione: 2022
ISBN: 978-88-6594-912-2
Dove trovarlo: libreria Nutrimenti
via Roma, 54 – Procida
✆ 081 896 7440

Procida, narrata dalle sue donne

Un prezioso saggio illustrato descrive e racconta la storia di un abito che si identifica nella storia di Procida narrata dalle sue donne.
 Un racconto ispirato della cultura marinara come porta d’Oriente, di un’isola-porto aperta al mondo nella quale la società si regge su forti e leggiadre spalle femminili coperte di seta e di volute in oro.
 Una sontuosa testimonianza della ricchezza che viene dal mare.

Una storia marinara tra l’oro e le sete

In questo libro racconto con scritti e immagini una vicenda unica nella ricerca sui costumi popolari italiani.
 Il costume procidano si sfoglia come un libro di colori e decori e costituiscono la testimonianza più completa di una storia marinara che affonda le sue ancore nelle testimonianze pre-fenicie di tremila anni fa, dall’abbigliamento delle sacerdotesse cretesi, e prosegue con il Medio Evo bizantino/islamico che usava l’oro africano come moneta corrente.

Non tutti sanno che l’oro veniva filato per decorare gli abiti delle alte gerarchie ecclesiastiche, militari e di stato in tante manifatture del Mediterraneo per poi produrre il Rakam.

Il prezioso manufatto di origine orientale decorava con il ricamo in oro, filato a Procida prima dal tarì poi dalle sterline auree dei noli marittimi. Nell’abito di rigoroso taglio orientale indossato dalle donne di Procida. anche le sete sgargianti che lo compongono vengono da lontano, dall’India, dalla Cina, recate dai marinai/armatori/mercanti per celebrare il ruolo carismatico delle donne che in loro assenza gestivano quest’antichissima isola in tutte le sue necessità comprese le trattative sui noli, talvolta prendendo anche il timone delle navi.

La conformazione geografica e la posizione strategica di Procida l’ha da sempre destinata a costituire porto, darsena, cantiere ed emporio dove si sono incontrate religioni, lingue e culture attraverso un mare che non l’ha mai isolata ma al contrario l’ha aperta al mondo.

Elisabetta Montaldo 2022